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Le verità dietro il progetto MKULTRA

Gli esperimenti che abbiamo visto in Stranger Things su Unidici sono stati una triste realtà fino a 40 anni fa. In questo articolo vi parliamo del progetto MKULTRA e delle verità dietro queste orrende sperimentazioni sul controllo mentale.

Immaginate di aver appena cenato in un delizioso ristorante e dopo aver scambiato due chiacchiere con il proprietario questo vi offra un drink. Dopo poco il buio pervade la vostra mente e al risveglio non ricordate assolutamente nulla delle ore precedenti, ma il vostro corpo è ricoperto di lividi e ferite.

Può sembrare la trama di un film e a volte lo è stata, ma fino al 1973 tutto ciò è stato realtà. Ci troviamo in America e per 20 anni ignari cittadini hanno subito esperimenti devastanti sulla propria pelle, in nome del progresso scientifico, o meglio, in nome del progresso di un particolare campo di applicazione scientifico: il controllo mentale.
Il 13 aprile 1953 il direttore della CIA, Allen Welsh Dulles, tenne una conferenza in cui dichiarava che gli Stati Uniti erano in guerra con l’Unione Sovietica nel campo del controllo della mente. Di lì a poco ottenne il permesso di instaurare un nuovo programma di ricerca: nacque così il programma MKULTRA, che
in pratica consisteva nel finanziamento di diversi progetti intesi a sperimentare e a realizzare il controllo mentale degli esseri umani tramite l’uso di ipnosi, droghe psicotrope (LSD), elettroshock, lobotomie, suggestioni subliminali indotte, nonché combinazioni varie di queste tecniche tra loro su cavie umane, sia consapevoli che inconsapevoli.

L’MkULTRA nasce dall’evoluzione di programmi preesistenti come il progetto Chatter e il progetto Bluebird (poi ribattezzato Artichoke), che da alcuni anni studiavano applicazioni militari di sostanze chimiche e altri trattamenti in grado di alterare gli stati mentali, allo scopo di contrastare (a loro dire) le presunte attività di manipolazione mentale attribuite ai regimi comunisti, in particolar modo di Corea, Cina e Unione Sovietica, o più verosimilmente, avevano lo scopo, assai ambizioso, di creare assassini inconsapevoli e controllare leader stranieri scomodi.
Nel 1964 il progetto fu rinominato MKSEARCH in quanto si stava specializzando, sotto la supervisione del chimico Sidney Gottlieb del Technical Service Staff della CIA, nella creazione del cosiddetto siero della verità, sostanza che sarebbe poi stata usata per interrogare esponenti del KGB durante la guerra fredda.
Il progetto sarebbe stato sovvenzionato da un totale di 25 milioni di dollari e furono coinvolte almeno 80 istituzioni tra cui 44 college ed università, 12 ospedali e 3 prigioni, e 185 ricercatori privati. Molte ricerche vennero pubblicate in giornali medici ufficiali e nessuno si chiese mai come si era arrivati a questi risultati.

Per oltre un decennio gli operatori del programma MKULTRA condussero ogni tipo di esperimenti sul comportamento umano: a San Francisco, ad esempio, la CIA per anni si servì di prostitute per drogare segretamente i loro clienti; gli agenti osservavano gli effetti di LSD e altre sostanze psicotrope, attraverso uno specchio a due vie installato nelle case di tolleranza, in seno all’operazione Midnight Climax. I tecnici dell’MKULTRA somministrarono LSD anche a ignari avventori di bar e ristoranti, ma sostanzialmente questi tecnici non erano competenti e addestrati e finivano per perdere le tracce della cavia, così la CIA si rese conto di aver bisogno di scienziati qualificati. Per fare ciò, attraverso fondazioni create ad hoc come la “Society for the Investigation of Human Ecology”, cominciò segretamente a finanziare università, ospedali e case farmaceutiche. Fu proprio grazie ai fondi della CIA, per esempio, che lo psichiatra canadese Donald Ewen Cameron (sostenitore della tesi secondo la quale i disturbi mentali erano da considerarsi infettivi e l’unico modo per curarli era resettare la memoria del paziente) fino al 1967 studiò la possibilità di resettare la personalità di un individuo attraverso droghe, messaggi ripetuti, e quotidiani elettroshock. Il dottor Cameron fece anche esperimenti con il curaro, il veleno che uccide simulando un attacco cardiaco, somministrandolo in dosi non letali allo scopo di immobilizzare ulteriormente i suoi pazienti mentre venivano sottoposti alla privazione sensoriale (cura del sonno) per periodi che arrivavano fino a 65 giorni o agli elettroshock. Alle cavie veniva anche somministrato l’LSD al fine di ottenere delle allucinazioni “programmabili”. Una volta che i soggetti erano considerati “pronti”, iniziava la “Guida Psichica”: mediante un auricolare posto sotto il cuscino oppure con delle cuffie inamovibili, veniva riprodotto in continuazione un nastro per imprimere determinate frasi nella memoria inconscia delle vittime.
Inizialmente l’LSD veniva somministrata al personale interno alla CIA e i risultati venivano inviati a Gobblied per catalogazione e analisi. Il 19 novembre del 1953 fu somministrata LSD all’ignaro dottor Frank Olson, uno scienziato dell’Esercito americano che lavorava al programma MKULTRA. Olson entrò in un interminabile stato di schizofrenia paranoica, che lo portarono fino al ricovero nel manicomio di Chestnut Lodge a Rockville, nel Maryland. Ma la sera prima del ricovero, a una settimana dall’ingestione dell’LSD, Olson volò fuori dalla finestra della sua camera, al decimo piano dell’hotel in cui alloggiava e che divideva con un medico della CIA. Suicidio voluto o procurato? Non si sa, ma il caso Olson diventò uno scandalo tale da incidere le prime crepe nella segretezza dell’MKULTRA. Fu da allora che i test sull’LSD, precedentemente fatti su soggetti interni alla CIA o al programma MKULTRA, furono fatti su soggetti esterni e completamente ignari, in particolar modo su prigionieri, tossicodipendenti ricoverati in strutture di riabilitazione, internati nei manicomi. Tutta gente che difficilmente avrebbe protestato e ancor più difficilmente sarebbe stata creduta.

Non è chiaro che cosa ottennero concretamente gli uomini di Gottlieb dalle operazioni di MKULTRA, né si conosce il numero delle persone coinvolte come “pazienti” ignari. Lo stesso Gottlieb, molti anni dopo, sostenne che tutte le sue ricerche nel mondo delle droghe per il controllo della mente non avevano portato a nulla, ed era stata solo una grande perdita di tempo.
L’esistenza di MKULTRA divenne di dominio pubblico nel 1975 grazie al lavoro della Commissione Church del Senato sulle operazioni illegali condotte da CIA e FBI negli Stati Uniti e della Commissione Rockefeller. Purtroppo nel gennaio 1973, Richard Helms, alla guida della CIA, aveva ordinato la distruzione dei documenti relativi al progetto MKULTRA, su suggerimento di Gottlieb e ciò rese estremamente difficoltoso alle commissioni indagare sulle atrocità commesse. Tutto quello che sappiamo ora sul programma deriva dai documenti sopravvissuti, ottenuti grazie al “Freedom of Information Act” (“Legge sulla libertà di informazione”) che li ha resi pubblici e dalla testimonianza dei diretti interessati.
Nelle sue conclusioni, le commissioni scrissero che le sperimentazioni portarono a «massicce violazioni dei diritti di cittadini americani, a volte con tragiche conseguenze» e «una sostanziale mancanza di rispetto per il valore della vita umana». Venne espressamente sottolineato che il progetto MKULTRA fu anche una palese violazione del Codice di Norimberga, contenente le linee guida per la sperimentazione umana stabilite dopo i processi degli Alleati ai criminali di guerra nazisti.

Sebbene la storia dell’MKULTRA sia indissolubilmente legata al nome CIA, il programma MKULTRA non fu ordito dalla CIA come organizzazione, bensì dal suo direttore Allen Dulles, un paziente di Carl Gustav Jung e vecchio amico di Donald Ewen Cameron. Inoltre le ricerche oggetto dell’MKULTRA erano figlie delle ricerche psichiatriche naziste, che a loro volta erano figlie delle teorie psichiatriche che si andavano sviluppando fin dal secolo precedente. Le ricerche per il controllo mentale dell’uomo non terminarono con la sospensione del progetto MKULTRA, poiché alcuni tra i suoi più importanti ricercatori, cioè i veri responsabili ed esecutori dei crimini, furono riuniti nel 1961 da Robert H. Felix (psichiatra e maestro massone, fondatore del N.I.M.H., National Institute of Mental Health, di cui fu direttore dal 1949 al 1964) sotto l’egida dell’American College of Neuropsychopharmachology: un gruppo di circa 150 persone che includeva psichiatri, biologi, psicologi del comportamento, chimici, farmacisti e neuropsicologi continuò indisturbato il lavoro dei vari Cameron, Gottlieb, Murray, Abramson e così via, ma fino a quando non ci è dato saperlo. È agghiacciante notare inoltre che nessuno di questi individui così perversi e subdoli è stato mai denunciato o processato o men che meno gettato in prigione anzi tutti hanno continuato indisturbati la loro attività, riscuotendo successi e ammirazione e ricoprendo ruoli estremamente importanti (ad esempio Cameron fu eletto più volte presidente dell’Associazione Psichiatrica Americana Canadese e Mondiale, nonché presidente della Società di Psichiatria Biologica) fino alla loro indisturbata e serena morte.

Non ci sono parole per poter esprimere un giudizio su questa vicenda, solo una domanda: possono la sete di potere e l’ambizione di pochi a capo di una nazione essere sufficienti per convincere un gruppo di persone a violare ripetutamente i diritti umani, e a far sì che il mondo per decenni guardi da un’altra parte?
Molte, moltissime domande riguardo al progetto MKULTRA resteranno senza una risposta, ma ritengo che solo un punto in tutta questa vicenda è ben chiaro e privo di dubbi: la bestialità e brutalità dell’uomo è senza limiti e la sofferenza di migliaia di persone indifese e inconsapevoli ne è l’ennesima conferma.

Fonti per le immagini: Wikipedia, Wikimedia, Pixabay, Imdb.

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