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L’Ottava Meraviglia del Mondo: La camera D’Ambra

Un mistero circonda la camera d’ambra: trafugata e poi persa durante la guerra, sarà ricostruita, ma l’originale non si troverà mai

Definita come l’ottava meraviglia del mondo, la storia della camera d’ambra è avvolta nel mistero! Originariamente collocata all’interno palazzo di Caterina a Carskoe Selo, nella città di Puškin a circa 25 km da San Pietroburgo, la camera d’ambra è una stanza di ben 55 metri adornata e ricoperta d’ambra, foglie d’oro e specchi, per creare degli effetti e dei giochi di luce incredibili, mai visti prima.

L’ idea di adoperare l’ambra per decorare gli interni fu dell’architetto di corte Andrea Schluter.

Il re Federico I di Prussia aveva collezionato una notevole quantità di questa resina fossile e Schluter pensò di utilizzarla per foderare le pareti di una camera da donare all’alleato e amico lo Zar Pietro il Grande.

La struttura rappresentava una vera e propria opera d’arte: esistono alcune foto in bianco e nero, e una a colori, che ne testimoniano l’antica bellezza. Purtroppo come tutte le cose belle e uniche sono destinate a scomparire a questa meraviglia toccò lo stesso infausto destino.

Il 22 giugno del 1941 i tedeschi invasero l’Unione Sovietica. Durante la seconda guerra mondiale, esattamente nel settembre del 1941, i funzionari del Palazzo d’Estate, cercarono di proteggere l’opera e di rimuovere i pannelli per metterli al sicuro.

Purtroppo dovevano essere particolarmente inesperti, perché al primo tentativo l’ambra gli si sbriciolò tra le mani.

Non riuscirono quindi a spostare i pannelli con cui era foderata la stanza e per non rovinare la preziosa opera pensarono bene di coprirli con carta da parati per evitare scheggiature.

Il palazzo successivamente venne confiscato dalle forze armate tedesche (Wehrmacht) e adibito a residenza.

Il 18 ottobre 1941 la Camera d’ambra fu smontata da artigiani esperti raccolti e selezionati tra le truppe tedesche, che riuscirono in 36 ore a fare quello che i militari sovietici non erano riusciti a compiere in settimane e collocarono i pannelli in 28 casse per essere trasportati a Königsberg.

Da questo momento in poi comincia il vero mistero sulla collocazione e su cosa sia successo a questi pannelli d’ambra così riccamente intarsiati.

Il 13 novembre 1941 il giornale di Königsberger riportò la notizia dell’esposizione di una parte della Camera d’ambra nel castello della città. Tuttavia per un incendio scoppiato nel 1945 ridusse il maniero in pessime condizioni ed i pannelli furono smontati e riposti in delle casse nei sotterranei del castello che erano rimasti intatti.

Vorrei utilizzare un’espressione per definirle quello che successe dopo “piove sempre sul bagnato” infatti i bombardamenti ad opera dell’aeronautica britannica finirono poi per danneggiare il castello in modo ancora più grave e di conseguenza una parte dei pannelli.

In ogni caso si pensa che nel 1945 la stanza d’ambra fosse ancora nascosta nei sotterranei del maniero di Königsberger, ma in realtà questa è solo una supposizione in quanto nessuno sa realmente dove si trovasse e se ne persero le tracce.

Tantissimi furono i tentativi di ritrovarla: studi approfonditi da parte di esperti hanno indicato almeno 100 posti in cui potrebbero essere nascosti i pannelli ma nessuno di questi in realtà si è rivelata una pista tangibile per il ritrovamento.

L’unico fatto certo è che la camera per un certo periodo fu nei sotterranei del castello di Königsberg, ma non è chiaro per quanto tempo siano rimasti lì i pannelli.

Il castello in seguito all’incendio e ai bombardamenti fu irrimediabilmente danneggiato e i ruderi furono rimossi solo nel 1968, per costruire la nuova casa dei Soviet.

La costruzione non fu mai terminata a causa di problemi di stabilità dell’edificio. Molti sostengono che fu un bene, e che grazie a questo episodio i sotterranei rimasero intatti. La curiosità è che ad oggi le planimetrie per scoprire la loro reale disposizione dei sotterranei del castello rimane non disponibile, segno forse che i pannelli sono nascosti ancora lì, e qualcuno non vuole che si trovino?

Qualcosa non torna e lo capiamo bene tutti. In molti sostengono che furono gli stessi russi a non voler divulgare l’esatta posizione dei pannelli, per nascondere, il fatto che l’esercito sovietico non era riuscito nell’intento di salvare i pannelli della camera d’ambra prima che se ne impossessassero i tedeschi. Ma queste sono solo supposizioni.

Solo nel 1993 un funzionario russo avanzò l’affermazione, che a bombardare il castello di Königsberg non furono gli inglesi ma era stato bombardato dagli aerei russi su ordine di Stalin per fare terreno bruciato lungo una fascia larga 40 chilometri a partire dal fronte. Questa è un’altra supposizione su cui credo non si potrà mai scoprire la verità!

Un’affascinante teoria sul ritrovamento della stanza d’ambra ci è offerta da alcuni ricercatori sovietici, il quale sostennero che il castello era collegato alla cattedrale di Königsberg da un passaggio sotterraneo. E che nelle sue nicchie nascosti nei sotterranei possono essere nascosti oggetti di valore e veri e propri tesori confiscati durante la seconda guerra mondiale. Purtroppo si suppone anche, che il passaggio sia stato fatto saltare verso la fine della guerra. Quindi non lo sapremo mai.

È doveroso ricordare che durante la guerra, in circostanze sconosciute, furono anche rubati alcuni pezzi dell’arredamento della Camera. Un comò e un mosaico furono scoperti in Germania nel 1997. Il mosaico, nel 1996 nella Germania settentrionale, era stato offerto sul “mercato grigio dell’arte” per 2,5 milioni di dollari. Ma prima che la vendita avesse luogo, il pezzo fu sequestrato dalla polizia di Brema. I pezzi sono considerati originali e anche gli ultimi rimasti e per questo sono stati consegnati dal governo tedesco a quello russo.

Oggi è possibile visitare la camera d’ambra! Vi chiederete come sia possibile visto che non fu mai ritrovata: quella esposta, non è l’originale ma nel 1976 si è lavorato nel Palazzo di Caterina alla ricostruzione della camera d’ambra, basandosi soprattutto su foto in bianco e nero dell’originale e sull’unica foto a colori disponibile. Dopo un’interruzione dovuta a problemi economici, i lavori sono stati conclusi grazie a una donazione di 3,5 milioni di dollari da parte della società tedesca Ruhrgas AG.

Nel quadro delle celebrazioni per il trecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo, il 31 maggio 2003 la Camera ricostruita è stata inaugurata alla presenza del cancelliere Gerhard Schröder e di Vladimir Putin.

Altre ricerche fatte nel 2009, scavando nel letto del fiume Pregel, dove alcuni indizi lasciavano supporre vi fossero alcune casse contenti dei pannelli, non hanno dato risultati.

Il mistero su dove sia la camera d’ambra originale rimane irrisolto, sono incline a pensare che buona parte sia stata distrutta durante i bombardamenti e il restante trafugato e che sia questo il vero motivo per cui non viene ritrovata da nessuna parte. Sepolta o no, una delle più grande opere dell’uomo è andata persa per sempre.

Fonte per le foto: Wikipedia, Wikimedia

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